OGGETTO: Comparto e Area Istruzione e Ricerca – Sezione Scuola Azioni di sciopero generale dell’8 marzo 2024. Proclamazioni e adesioni. Adempimenti previsti dall’Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali del 2 dicembre 2020 (Gazzetta Ufficiale n. 8 del 12 gennaio 2021) con particolare riferimento agli artt. 3 e 10.
Con la presente si comunica che è stato indetto uno sciopero generale nazionale per la giornata dell’8 marzo 2024, proclamato da:
– SLAI COBAS per il sindacato di classe: “tutti i settori lavorativi pubblici, privati e cooperativi e riguarderà tutte le lavoratrici e i lavoratori a sostegno delle lavoratrici/donne, con contratti a tempo indeterminato, a tempo determinato, con contratti precari e atipici”, con adesione dei Cobas – Confederazione di base di Bologna e di Torino;”
– Confederazione USB: “tutte le categorie pubbliche e private”, con adesione di USB PI;
– USI – Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912 e ricostituita: “tutto il personale a tempo indeterminato e determinato, con contratti precari, atipici, in somministrazione, per tutti i comparti, aree pubbliche (compresa la scuola e ricerca), categorie del lavoro privato e cooperativo”;
– FLC CGIL: “tutto il personale del comparto istruzione e ricerca e dell’area dirigenziale, dei docenti universitari e di tutto il personale della formazione professionale e delle scuole non statali”;
– Confederazione CUB: “tutti i settori pubblici e privati”, con adesione di CUB PI;
– Fisac Cgil Roma e Lazio: “lavoratrici e lavoratori delle unità produttive e dei comuni del Lazio”;
– ADL Cobas: “settori privati e pubblici su tutto il territorio nazionale”, con adesione di CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario;
– S.I. COBAS: “tutte le categorie”.
Motivazione dello sciopero generale nazionale proclamato da Slai Cobas per il sindacato di classe, con adesione di Cobas – Confederazione di base di Bologna e Torino, Confederazione USB con adesione USB PI, USI – Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912 e ricostituita, Confederazione CUB con adesione CUB PI, ADL Cobas con adesione CLAP, S.I. COBAS:
Peggioramento della condizione generale di vita della donna, a partire dalla condizione di lavoro ma anche in ambito sociale, familiare, culturale, condizione di lavoro/non lavoro, salute, sicurezza, salario/non salario, peso del lavoro di cura per la mancanza di servizi pubblici e gratuiti e gravi tagli alle risorse per la scuola pubblica, sanità pubblica, i servizi sociali, di assistenza alle persone disabili, condizione di tragica violenza sulle donne/femminicidi, attacco al diritto di libera scelta in tema di maternità e /o aborto, contro le reazionarie politiche del Governo che attaccano doppiamente la maggioranza delle donne di questo Paese, contro la violenza maschile e sulle donne e la violenza di genere verso le persone LGBTQIA +, contro la molestia e ricatto sessuale nei luoghi di lavoro, contro l’abolizione del reddito di cittadinanza, contro il genocidio del popolo palestinese, per l’introduzione nelle scuole dei corsi per l’educazione sessuale, per una pensione dignitosa a 60 anni di età, in alternativa, 35 anni di contributi, contro le politiche di austerity, difesa e potenziamento delle case rifugio, dei centri antiviolenza laici e femministi; difesa della Legge 194; per un massiccio piano di assunzioni e stabilizzazione di tutti i precari.
Motivazioni dello sciopero proclamato da Flc Cgil:
Insufficiente promozione delle pari opportunità, sempre maggiore difficoltà di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro soprattutto per le donne, necessità di promuovere con maggior forza la pari dignità maschile e femminile e politiche contro la violenza di ogni genere.
Motivazioni dello sciopero proclamato da Fisac Roma e Lazio:
Contro le forme di violenza e discriminazione di ogni genere, per un welfare pubblico e universale, contro tutti i lavori sottopagati e precari, per contratti stabili e tutelanti, per una sanità pubblica universale e accessibile e libera da ogni stereotipo, per un aborto libero e sicuro, per la pace, l’autodeterminazione dei popoli e giustizia sociale, per chiedere il cessate il fuoco immediato e permanente, contro la crisi climatica, per una transazione ecologica ed energetica equa.
Si informa che i seguenti servizi considerati prestazioni essenziali saranno comunque garantiti:
-vigilanza degli impianti e delle apparecchiature, laddove l’interruzione del funzionamento comporti danni alle persone o alle apparecchiature stesse;
-adempimenti necessari per assicurare il pagamento degli stipendi e delle pensioni per il periodo di tempo strettamente necessario in base alla organizzazione della scuola, ivi compreso il versamento dei contributi previdenziali ed i connessi adempimenti
Per quanto riguarda gli altri servizi non è possibile garantirne l’erogazione.
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